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Il Museo
Il Nuovo Museo Archeologico di Ugento ha la sua sede all'interno dell'antico Convento dei Francescani di S. Maria della Pietà, nel centro storico di Ugento.
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Il Sistema dei Beni Culturali della Città di Ugento
Il Sistema dei Beni Culturali della Città di Ugento (LE) offre un percorso di conoscenza dei luoghi della cultura cittadini e comprende il Nuovo Museo Archeologico, il Complesso Monumentale della Cripta del Crocefisso e della Chiesa della Madonna di Costantinopoli, il Castello, la ex chiesa di Santa Filomena e Palazzo Rovito, sede della biblioteca di comunità.

Introduzione archeologica
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Patrimonio e Percorsi espositivi


Storia delle raccolte archeologiche
Il Museo Archeologico di Ugento fu inaugurato nell’ottobre 1968 con la denominazione di Museo Civico di Archeologia e Paleontologia accogliendo materiali rinvenuti nel secondo dopoguerra, quando il graduale processo di espansione urbana della cittadina aveva portato alla scoperta occasionale di numerosi materiali antichi, per lo più da contesti funerari.

Storia delle raccolte archeologiche
Il Museo Archeologico di Ugento fu inaugurato nell’ottobre 1968 con la denominazione di Museo Civico di Archeologia e Paleontologia accogliendo materiali rinvenuti nel secondo dopoguerra, quando il graduale processo di espansione urbana della cittadina aveva portato alla scoperta occasionale di numerosi materiali antichi, per lo più da contesti funerari.
Piano Terra

Le tombe di VI-V sec. a.C.
La principale necropoli di epoca arcaica e classica, riferibile all’abitato messapico posto sulla collina di Ugento

Le tombe di IV-III sec. a.C.
Nel corso del IV sec. a.C. la costruzione della cinta muraria definisce in maniera molto evidente i limiti della città e in questo mutato assetto urbano appare chiara la presenza di aree adibite a necropoli anche all’interno delle mura, nelle zone libere dall’abitato.

Lo Zeus bronzeo
Lo Zeus di Ugento è la celebre statua bronzea scoperta casualmente nel 1961, durante lavori edili, presso un’abitazione privata in via Fabio Pittore, poco a nord dell’attuale centro storico.

La Cripta del Crocefisso
Nella sala 3 del Museo è fruibile un’istallazione che consente la visita virtuale immersiva della Cripta del Crocefisso
La Sede

Le “Cappelle murate”
Le cosiddette “Cappelle murate” consistono in tre cappelle con volta a botte, che presentavo un altare sulla parete di fondo, e in un vano più piccolo di incerta destinazione, tutti affrescati, che si trovavano lungo la parete laterale sinistra dell’originaria Chiesa di Santa Maria della Pietà

L’ex Convento dei Frati Minori Osservanti di Santa Maria della Pietà
Il convento di S. Maria della Pietà dei Frati Minori Osservanti, all’interno del quale ha sede il Nuovo Museo Archeologico, rappresenta uno dei principali edifici storici presenti nel cuore della città di Ugento, adattato nel corso del tempo a diverse destinazioni d’uso.
Primo Piano

La necropoli ellenistica di località S. Antonio
La necropoli di località S. Antonio è stata scavata nel 1986-1987 ed è costituita da circa 30 tombe databili per lo più tra la metà del IV e il III sec. a.C., con l’unica eccezione di una sepoltura di epoca arcaica

Le tombe di II-I sec. a.C.
Tra II e I sec. a.C. va gradualmente mutando l’organizzazione topografica dell’abitato e se le tombe di III-II sec. a.C. occupano ancora aree interposte ai vari nuclei insediativi, quelle di II-I sec. a.C. si dispongono in prevalenza nelle zone periferiche dell’insediamento, spesso in aree funerarie già in uso nella fase precedente.

L’Antiquarium
Lungo i corridoi del primo piano del Museo sono presenti vaie vetrine relative al primo allestimento e contenenti materiali ceramici, fittili, metallici e lapidei, per lo più decontestualizzati.

I materiali da Torre San Giovanni
A Torre San Giovanni, che fin dall’epoca arcaica ha costituito lo scalo portuale di Ugento, da cui dista circa 5 km in direzione sud-ovest, sono dedicate tre differenti esposizioni di materiali.

I materiali di età medievale
Tra i materiali esposti nel Museo compaiono alcune ceramiche medievali, per lo più frammentarie, pertinenti a botteghe attive a Ugento, nell’area del Borgo lungo la via Salentina, alle pendici orientali del centro storico.

La sezione numismatica
La sezione numismatica offre un ricco panorama dei rinvenimenti monetali a Ugento databili tra il V sec. a.C. e l’età romano-imperiale, con alcuni esemplari anche più tardi (di epoca bizantina e del XVII-XVIII sec.).

La sezione preistorica e protostorica
La sezione preistorica e protostorica del Museo comprende una selezione di materiali fittili e lapidei da Ugento databili al Neolitico e all’Eneolitico, a cui si aggiunge anche una vetrina contenente oggetti in ceramica, selce e osso da S. Maria di Leuca. Tra i primi, si segnalano alcune asce litiche (fig. 1) recuperate alle pendici centro-orientali della collina di Ugento, in località Fabiani, poco a nord del centro storico
Introduzione Archeologica

Ugento in età messapica, romana e medievale
Sebbene sporadici rinvenimenti consentano di ipotizzare almeno una frequentazione del sito fin dal Neolitico e dall’Eneolitico, sicure testimonianze di un primo insediamento posto alla sommità della collina di Ugento, corrispondente alla sua parte meridionale, oggi occupata dal centro storico, si hanno a partire dall’età del Bronzo finale (XII-X sec. a.C.);

Le necropoli di Ugento tra VI e I sec. a.C.
Le più antiche tombe riferibili all’abitato messapico di Ugento, i cui corredi sono esposti nel Museo, risalgono al VI sec. a.C. e consistono in sepolture a sarcofago o a cassa di lastroni in calcarenite, che possono assumere anche dimensioni notevoli con una struttura cd. a semicamera.

La cinta muraria messapica
La cinta muraria di Ugento risale al periodo di massima estensione del centro messapico, intorno alla metà del IV sec. a.C. La sua costruzione avviene in un momento storico di grande instabilità e conflitto tra i Messapi e Tarantini

Il Castello
Il Castello di Ugento, una delle strutture più belle del Salento, si erge sul punto più alto della città.